martedì 9 febbraio 2016

[GMCKS Pranic Healing] - Eliminare la negatività

"Io resto positivo e cerco di iniziare tutte le giornate col sorriso, poi però mi scontro con chi mi riversa addosso le sue negatività, anche senza volere. Io ci provo a farmele scivolare addosso ma non sempre ci riesco"

Anche chi è consapevole che il sorriso è il modo migliore di affrontare la giornata non sempre è capace di mantenere un sentimento positivo durante il giorno, perché viene attaccato da pensieri e dalle emozioni negative e indebolenti che superano molte delle nostre difese e ci trasformano la giornata.
Alcuni di questi pensieri sono nostri, nascono dal nostro pensare; altri ci piovono addosso dal mondo che abbiamo attorno.

Nei momenti difficili inoltre il sorriso con cui iniziamo la giornata è debole, ce lo imponiamo e, dopo averlo stampato sul nostro viso, facciamo fatica a mantenerlo col passare delle ore. Dobbiamo riconoscere e accettare questo fatto, senza cadere nella trappola di sentirci in colpa. Star meglio è possibile, non occorre ingannarci o illuderci, piuttosto essere consapevoli e disponibili.

Ogni cultura conosce alcuni riti, alcune pratiche, per cancellare i cattivi pensieri e farci attraversare dall'energia della parte più elevata del nostro Essere. Dalle fumigazioni con la salvia bianca e incensi alle aspersioni con acqua energizzata o benedetta, dalla pulizia dell'aura alla coglitura del malocchio, dalla sessione di preghiera alla meditazione trascendentale.

Il consiglio migliore che si può dare è probabilmente quello di praticare la meditazione sui Cuori Gemelli del Maestro Choa Kok Sui; chi sente il bisogno di non seguire una meditazione guidata può fare come segue:

C'è infatti un modo semplice, alla portata di tutti, per pulirci dalla fastidiosa presenza dei pensieri indebolenti e rinforzare la nostra aura perché non tornino facilmente a disturbarci.

*scegliamo un posto dove possiamo sentirci a nostro agio, nella natura o meno.
possiamo muoverci e danzare nel nostro spazio per farlo nostro, spazzarne via le nuvolette negative, o solo immaginare che tutto intorno a noi venga pulito dalla Luce.
- se possibile, diffondiamo un'essenza, un incenso. ancora, possiamo muoverci nel nostro spazio per diffondere aromi e fumi.
- se possibile, diffondiamo il suono delicato di un mantra, di campane, di un canto spirituale o suoni di natura.
*lasciamo che la quiete del nostro angoletto di pace ci compenetri.
*lasciamo che gli odori e i suoni più gradevoli ci accarezzino, che portino via le nuvole che abbiamo dentro.
concentriamoci sul nostro Cuore, sulla nostra Corona; immaginiamo il Mondo davanti a noi: facciamo fluire dal nostro profondo benedizioni a ogni persona e a ogni essere. lasciamo che tutto venga pulito e illuminato da queste benedizioni. a questo punto, rilassiamoci un istante, lasciamoci andare.
la Luce ci attraversa dall'alto e dal profondo di noi stessi. siamo ripuliti, rinvigoriti.
gentilmente, lasciamo che questa luce compenetri la Terra e vada a benedire ognuno. lasciamo che sotto di noi crescano le radici che ci collegano al profondo di Madre Terra.
dolcemente, rendiamo grazie al Tutto e torniamo... qui e ora.
Siamo più leggeri e più forti, rinvigoriti, rinnovati. I pensieri hanno continuato a bussare alla nostra mente ma si sono fatti più distanti, più deboli. Abbiamo, con molta facilità, meditato per pochi minuti. La nostra aura è ora più brillante e tersa, siamo molto meno facilmente aggredibili dal pessimismo e dalla cupezza che prima ci affaticavano. Anzi: ora siamo diventati un pochino di più canali di guarigione del mondo e delle persone che incontriamo... un meraviglioso risultato che la pratica costante renderà molto più forte.

Lunga Vita e Prosperità!

venerdì 21 novembre 2014

Polmoni - respirazione, emozioni, meridiani e Pranic Healing



Oggi parliamo di polmoni, respirazione e emozioni.

Nel pieno di novembre molte persone presentano grandi e piccole difficoltà respiratorie, spesso legate ad una sindrome influenzale, che rallentano il processo di guarigione per il quale chiedono di ricevere un Trattamento Energetico. Spesso, naturalmente, il motivo che le spinge a venire presso i Centri di terapie energetiche è proprio un accenno di bronchite, un raffreddore, una sensazione sgradevole di respiro corto e affaticato.
Un elemento da valutare nel testare la salute energetica del soggetto che riceve i nostri trattamenti è la qualità dell’energia dei polmoni. Ciò influenza tanto la velocità di recupero da ogni malessere fisico quanto la capacità di recupero da ogni malessere emotivo. Amarsi poco e respirare male sono infatti fenomeni legati da una relazione di causa ed effetto.
In queste righe affronteremo rapidamente alcune informazioni sull’energia e i polmoni e, di seguito, dettaglieremo la configurazione della circolazione sanguigna polmonare e della struttura delle sezioni polmonari, a vantaggio dei terapeuti che si confrontano con una terapia energetica volta a ripristinare la corretta energia di questa componente del nostro sistema.
“Mentre inala, il Polmone prende l’aria dall’universo e la trasforma in energia nel corpo e mentre esala espelle i rifiuti dal corpo” – generazionebio.com

AGOPUNTURA, MERIDIANI ENERGETICI, POLMONI.

Il meridiano Polmone è un meridiano Yin.
Il meridiano governa i polmoni e la respirazione. Mentre inala, il Polmone prende l’aria dall’universo e la trasforma in energia nel corpo e mentre esala espelle i rifiuti dal corpo.
I polmoni sono molto sensibili ai sentimenti e all’agitazione. Quando le persone provano eccessiva tristezza e dolore, possono avere degli squilibri che porteranno a una malattia polmonare. I polmoni sono anche sensibili ai cambiamenti nell’ambiente, come vento, umidità e freddo. C’è una scarsa protezione tra l’aria che respiriamo e i nostri polmoni e questo li rende suscettibili a squilibri sia nell’organo che nel meridiano quando si presentano condizioni estreme.
Il respiro controlla la respirazione delle cellule e una respirazione superficiale irregolare è spesso la maggiore causa di poca vitalità e metabolismo pigro. I polmoni controllano anche la pelle, che respira attraverso i pori ed è responsabile della regolazione della temperatura del corpo attraverso la traspirazione. Una pelle e un colorito pallidi indicano polmoni deboli. Il naso è l’apertura esterna dei polmoni e la porta del respiro. Un naso intasato o che cola è un altro indice di polmoni malati.
La respirazione controlla direttamente il sistema nervoso e questa relazione è alla base della meditazione e dello yoga. Regolando il sistema nervoso autonomo e governando l’energia e le pulsazioni, la respirazione costituisce un collegamento diretto tra corpo e mente e può essere usata per mantenerli in equilibrio.
I punti di agopuntura si situano nella parte superficiale dei meridiani che hanno anche un percorso più “interno” nel nostro organismo; nelle terapie di Pranic Healing è molto più  utile conoscere tali percorsi interni piuttosto che i percorsi superficiali, laddove si voglia approfondire una terapia oltre il consueto lavoro sui chakra principali.
Il ramo interno del meridiano del Polmone ci indica la relazione tra le energie provenienti dai nutrienti quali i cibi ed i liquidi, e quelle provenienti dal Cielo, quali l'aria, è da tale incontro che ha origine e si produce il Qi di cui lo stesso ideogramma ne esprime il concetto.
Occorre considerare attentamente il percorso dei meridiani interni ed i relativi punti di incontro con gli altri meridiani in quanto ci indicano i rapporti tra le energie […] sono fondamentali nella diagnosi e nel trattamento tuina-qigong.”

ANATOMIA DEI POLMONI

I Polmoni sono composti di più parti e in radiografia vengono così suddivisi:





L’albero bronchiale si estende all’interno dei polmoni:

nel sistema dei polmoni riscontriamo sia i rami bronchiali, che trasportano l’aria, sia quelli circolatori, che trasportano il sangue… è una foresta molto intricata:

L’immagine seguente, pubblicata dal New England Journal of Medicine, illustra la diffusione del mercurio nei polmoni nel caso di una iniezione di mercurio (potenzialmente letale) in un giovane caso clinico. Fa vedere molto bene la capillarità della vascolarizzazione dei polmoni – pur mettendo in evidenza solo la parte bassa dell’organo.

Come avviene la circolazione in questo panorama?
“La piccola circolazione, anche detta circolazione polmonare, è il circuito di vasi che parte dal ventricolo destro del cuore, si capillarizza a livello degli alveoli polmonari e torna al cuore nell'atrio sinistro tramite le vene polmonari, che trasportano il sangue appena ossigenato. La piccola circolazione offre resistenze emodinamiche molto minori rispetto a quelle della circolazione sistemica; questo è il motivo per cui, nonostante la portata dell'aorta sia uguale a quella delle arterie polmonari, il cuore destro sia più debole e ha pareti più sottili.
Il sangue venoso parte dall'atrio destro del cuore e viene spinto nel ventricolo destro e di qui nell'arteria polmonare che lo porta nei polmoni. Anch'essa si divide in arterie sempre più piccole e sottili che arrivano infine agli alveoli polmonari dove cedono anidride carbonica e ricevono ossigeno introdotto con la respirazione. Dall'atrio sinistro il sangue viene spinto nel ventricolo sinistro e da lì nella grande circolazione.
Il sistema venoso del piccolo circolo ha origine dalle reti capillari alveolari, a cui seguono le valvole e le vene che raggiungono l'ilo polmonare.
I capillari alveolari, oltre ad assolvere la funzione respiratoria, permettono la nutrizione del parenchima polmonare; la vascolarizzazione dell'albero bronchiale è invece assicurata dalle arterie bronchiali che appartengono alla circolazione sistemica.”

Quindi, sia che vogliamo migliorare l’equilibrio fra l’energia assunta con l’aria e quella assunta tramite l’alimentazione, sia che abbiamo a che fare con una bronchite o una influenza, sia che dobbiamo avere a che fare con la circolazione sanguigna… buon lavoro a tutti gli operatori e benvenuti a tutti coloro che approfitteranno di queste informazioni… anche solo fruendo di un trattamento energetico!!!

lunedì 30 giugno 2014

Dall'intervista di Master Nona Castro: cos'è il Pranic Healing

Il Pranic Healing di MCKS è un modo per aiutare il corpo a recuperare la salute.
Il PH è una Arte e una Scienza, basata sull'impiego dell'Energia che gli indiani hanno chiamato Prana.
Il PH vuole essere di complemento alla medicina ortodossa!

C'è una canzone che dice "Let me take your pain away": il PH fa questo!
Ogni male è accompagnato da un dolore; il PH rimuove il dolore, le emozioni negative, l'Energia che danneggia, aiutando il nostro sistema a ristabilirsi fisicamente, emotivamente, psicologicamente e spiritualmente.

Non c'è contatto fra il corpo di chi riceve il trattamento e quello del pranic healer: il PH riguarda solo il contatto fra le energie.
"il Tempo guarisce ongi cosa": ebbene, col Pranic Healing acceleriamo semplicemente questo processo naturale.

master Nona Castro: Sanaciòn Pranica

martedì 28 gennaio 2014

Meditare sull'Om

un Suono che guida il meditatore.

Qualche giorno fa ho risperimentato la meditazione sull'Om.
da autodidatta scettico ma leale, ho sempre curiosato in tutto ciò che era interessante per il controllo di me stesso, il controllo della realtà, l'interazione profonda con "l'anima del mondo".

vivere a fondo mi sembrava la meditazione più sensata che esistesse. tirarsi su le maniche in un mattino di neve era un modo per conoscere il freddo, conoscere le mie braccia, conoscere me stesso e governare il calore.

in tutti gli esperimenti simili a questo che ho fatto negli anni - e poiché ero dichiaratamente senza guida, ho fatto più esperimenti di quelli che ad ora ricordi, ma una cosa era sempre la stessa - ho sempre notato che la vibrazione è l'evento, la modalità dell'attenzione, che consente di portare a termine con successo gli esperimenti.

sentire dentro di sé, lontano ovvero bassissimo, al livello delle ossa, al livello primordiale, una profonda vibrazione, mi fa capace di produrre caldo e freddo, distruggere i mal di testa (o farli crescere finché loro distruggono me... ogni esperimento prta qualcosa di interessante - e questo io chiamo successo... anche se in alcuni casi forse un aulin mi avrebbe fatto star meglio dei miei "esperimenti" :) ), acquisire presenza scenica.

questa vibrazione può assumere molti aspetti.
so che nell'ebraismo così come nello shivaismo tantrico e in altri aspetti della cultura hindu esistono alcuni nomi di dio, nomi che non andrebbero pronunciati invano.
"forme suono" il più vicine possibile alla prima manifestazione divina (Om) o il più calzanti possibile i diversi aspetti del divino - che credo siano riscontrabili anche nelle peculiarità di ciascuno dei 7 chakra classici... (cfr Swami Vivekananda, "Bhakti Yoga", capitolo: L'Om).

Nel Jos (Joy of Satan) è riportata, ricordo, una meditazione su un altro tipo di vibrazione, che ho involontariamente sperimentato in alcune occasioni, simile al ronzio dell'ape. un "suono" caro agli egizi e a chissà quanti prima di loro, un suono che - nel mio caso - si è manifestato come vibrazione alla radice della testa, come passaggio di una energia che trascinava con sé "materia" densa e sottile, non differenziata, sotto forma di manifestazione sonora.

Potere di Colui il cui Nome non è pronunciato!, direbbe un personaggio da mille e una notte. questo suono, come altri di cui andrò ora a parlare, produce luce, produce una forte sensazione che sposta, in qualche modo che mi è poco facile descrivere, la coscienza in un altro ... qualcosa... ehm. pare tanto mistica detta così, abbassiamo i toni... di un bel po'. somiglia un poco all'effetto di un trip. solo che non prende la testa, ma il cuore (nel mio caso, almeno).
ritengo che questa tecnica di meditazione non sia in alcun modo "satanica" né "satanista" ma solo "meditazione". ne parla anche Master Choa Cok Sui in L'origine del moderno Pranic Healing e dell'Arhatic Yoga.

più facile, ma non privo di pericoli per chi non sia "puro" è meditare sull'Om.
le sensazoini che ciò può produrre sono, in me, meno forti e brutali di quelle descritte sopra, ma non meno interessanti.

è un dovere, prima di rocedere, andare ad esplorare cosa sia bene fare PRIMA di esporsi ad esperienze trascendentali.
ricordo che la medicina occidentale vuole che nella pratica meditativa venga orchestrata la produzione di diversi e vari regolatori delle funzioni biologiche (consiglio questo link per una brevissima rassegna utile a successive ricerche).
benché abbia motivo di sperare chetutto ciò sia positivo per ognuno di noi, è vero almeno che le modificazioni sull'umore, addirittura le immagini, che possono presentarsi a chi medita, possono avere effetti stranianti sulla psiche dell'individuo, e finanche sulla regolarità del battito cardiaco, sulla capacità di affidarsi al proprio sistema digerente ovvero sulla tendenza a bloccarne il funzionamento... senza perderci il sonno sopra, sappiate che esistono potenzialmente delle consegnenze sgradevoli a meno che non vengano poste in atto alcune tutele. esploriamole.

purificazione: dando per scontato che non stiate assumendo pesanti stupefacenti (in caso contrario, astenetevi dalla meditazione in qualsiasi modo guidata e limitatevi a contemplare la bellezza del mondo), godetevi alcuni minuti, magari una ventina, di esercizio fisico, dolce e rinfrancante.
lasciate cadere via i pensieri tristi e la rabbia, prendete un bel bagno caldo in acqua e sale. lava via il prana congesto e "malato".
a chi pratica regolarmente questi allarmismi potrebbero dare fastidio, ma a me viene in mente la mia storia, il me di qualche anno fa: persona in qualche senso eminentemente spirituale, sì, aperta a quello che i vari maniaci   :)   chiamerebbero Amore Cosmico (con la voce di Verdone), ma che avrebbe pagato caro l'accostarsi alla meditazione, perché nient'affatto pulito.

secondo la medicina indiana, inoltre, i chakra, centri ordinatori del flusso dell'energia nel corpo, sono protetti rispetto all'ambiente esterno da una sottile pellicola. l'uso e l'abus di alcolici, fumo, sostanze psicotrope, possono indebilire, irritare, produrre strappi in questa "epidermide". il contatto con il mondo circostante, non più compiutamente mediato dalle nostre difese, sarebbe potenzialmente doloroso e pricoloso per il nostro equilibrio.

espletato il rito di purificazione, che serve ad esteriorizzare e così sacralizzare in qualche modo una semplice "intenzione di essere pulito", passiamo alla meditazione.

Se potete, acquistate un cd in cui un Maestro canta l'Om. altrimenti, provate a pensare con chiarezza questo suono sacro. sentitelo risuonare dentro di voi, dal centro del vostro essere, fino a produrre ondate, di suono, di luce, di amore, come viene a voi meglio e più facile rappresentarvi queste ondate, che partedo da voi vannoa lambire, baciare, essere una con, l'infinito.
sentite la risacca di queste ondate che torna, allo stesso modo, verso di voi.

fate questo per il tempo che sentite utile, poi regalate alla Madre Terra l'energia in eccesso. destinatte poi ancora un poco di energia per ringraziare e benedire il Cosmo, il "divino", in qualsiasi sia la forma che associate ad esso.

non praticatela troppo spesso: questa meditazione ha il pregio di farci sorgere delle domande su noi stessi, però allo sesso tempo tende ad allontanarci dalla nostra fisicità, portandoci ad essere Uno con tutto... e buona parte del "Tutto" abita ben sopra di noi, mentre per noi è essenziale tenere i piedi, il chakra di base, ben radicati nell'interno di Madre Terra.

cfr Meditazione sui Cuori Gemelli per analizzare le benedizioni da restituire al mondo per rimanere sani e il radicamento a terra. e ricordate: l'energia guarisce, l'energia fa ammalare. non trattenetela solo per voi.

domenica 29 dicembre 2013

[GMCKS - Pranic Healing] Middle Pillar

Middle Pillar Pilastro Mediano

Riporto un utile articolo pubblicato su "Il Sognatore Lucido", riguardante la tecnica del Pilastro Mediano. Questa tecnica, utile per pulirci e fortificarci, è comune agli yoga di Oriente e Occidente, a quanto ne so io.
E' utilissima e spero possiate trarre giovamento di questo articolo completo e dettagliato.

 
"La descrizione l’ho presa dai libri “Teoria e pratica della Magia” di Israel Regardie e “Il Mago” di W. E. Butler. Ovviamente non è una tecnica che sia obbligatorio eseguire, ma ti consiglio ogni tanto di praticarla perchè il suo scopo è proprio quello di fortificare il corpo energetico. Se preferisci puoi evitare di pronunciare le parole in ebraico, sappi però che dovresti almeno cercare di pensarle nella tua mente, così dovresti ottenere comunque la vibrazione desiderata anche se in modo minore.

Di seguito faccio copia-incolla dal file di word che mi ero scritto dai suddetti libri, è un pò lunga ma ne vale la pena.
[IMG=pilastro-mediano]http://sognatorelucido.files.wordpress.com/2009/11/pilastro-mediano.jpg[/IMG]
Anzitutto bisogna memorizzare la posizione dei centri quale è mostrata nel diagramma. In questo caso devono essere messi in attività quando si è coricati supini in stato di perfetto rilassamento. Le mani possono essere intrecciate sul ventre o sul plesso solare. La mente sia calma, e si dedichino alcuni minuti ad ascoltare il proprio respiro fino ad avere la sensazione di un lieve incresparsi del diaframma.

Si immagini poi, sopra la regione coronale della testa, una sfera di brillante luce bianca. Nello stesso tempo, vibrate o intonate la parole Eh-he-ie. Dopo qualche giorno di pratica vi sarà facile immaginare il nome vibrante sopra la testa nel cosiddetto Centro Spirito.

Dopo avere lasciato riposare la mente qui per circa cinque minuti (continuando a vibrare il nome relativo), durante i quali si vedrà il centro ardere e scintillare, si immagini che esso emetta un bianco prolungamento verso il basso, attraverso il cervello e il cranio, fermandosi nella gola. Qui si espande e forma una seconda sfera di luce che includerà gran parte del volto fino alle sopracciglia. Con questa sfera, che chiamiamo Centro Aria, si seguirà una tecnica simile a quella seguita in precedenza. Questo centro dovrebbe essere fortemente e vivacemente visualizzato come una sfera scintillante di luce indaco, che risplende dal di dentro. Il nome che deve essere vibrato è Je-ho-vah E-lo-hem. Lasciate riposare qui la mente per altri cinque minuti, trascorso questo periodo, lasciate che proietti verso il basso un prolungamento di luce.

Discendendo nella regione del plesso solare, immediatamente sotto lo sterno, il prolungamento si espande ancora una volta per formare una terza sfera. E’ questa l’ubicazione del Centro Fuoco. Il diametro di questa sfera nell’ambiente cardiaco deve essere tale da espandersi dal petto alla schiena. Qui vibrate il nome Je-ho-vah El-oah-Ve-Da-as. State attenti a che l’intonazione vibri bene nella rossa sfera visualizzata. Se questo verrà fatto, subito una radiazione di calore verrà sentita emanare dal centro, stimolando delicatamente tutte le parti e gli organi attorno.

Segue il prolungamento verso il basso dal plesso solare alla regione pelvica, la regione degli organi della riproduzione. Anche qui deve essere visualizzata una sfera radiante, approssimativamente delle stesse dimensioni della più alta. Pronunciate Sciad-dai El-ciai. Bisogna permettere alla mente di rimanere per alcuni minuti nella formulazione immaginativa del Centro Acqua, visualizzando la sfera in un blu sfolgorante.

L’ultimo gradino consiste, ancora una volta, nel visualizzare un prolungamento che scende dalla sfera riproduttiva lungo le cosce e le gambe fino ai piedi. Lì si espande da un punto approssimativamente sotto le caviglie e forma la quinta sfera di colore giallo, che abbiamo chiamati Centro Terra. La mente formula qui, esattamente come nei casi precedenti, una brillante sfera delle stesse dimensioni delle altre. Vibrate il nome Ah-doh-nai Ha-ah-rez. Dopo avere dedicato alcuni minuti a risvegliare questo centro con un pensiero fisso e continuo e ripetendo la vibrazione del nome, fate una breve pausa.
Poi cercate di visualizzare chiaramente l’intero tratto di luce argentea, ornato, per così dire, dei cinque centri quali cinque splendide pietre preziose di incomparabile splendore, che si estende dalla testa fino alla pianta dei piedi. Solo pochi minuti saranno sufficienti per dare realtà a questo concetto, portando a una vivida coscienza delle potenti forze che, agendo sulla personalità, vengono infine assimilate nel sistema psico-fisico dopo il loro passaggio e la loro trasformazione attraverso i centri immaginativi.

Adesso, riportiamo la mente alla sfera coronale immaginando che sia in uno stato di vigorosa attività. Ossia che essa agisca rapidamente assorbendo energia dallo spazio attorno. Poi si immagina che questa energia fluisca come un fiume giù per il lato sinistro della testa e per il lato sinistro del tronco e della gamba. Mentre la corrente sta discendendo, il respiro deve essere esalato lentamente in un conveniente ritmo. Con una lenta inalazione, immaginiamo poi che la corrente vitale passi dalla pianta del piede sinistro a quella del piede destro e lentamente risalga su per il lato destro del corpo. In questo modo torna alla fonte da cui è partita, il centro coronale. Naturalmente questa energia viene visualizzata come persistente nel corpo piuttosto che come viaggiante alla periferia della forma fisica.

Questa circolazione, una volta fermamente stabilita dalla mente, deve fluire regolarmente al ritmo del respiro per alcuni secondi, così che il circuito venga compiuto una mezza dozzina di volte, o anche più se volete. Poi ripetetelo in una direzione leggermente diversa. Visualizzate il flusso vitale come movente dal centro coronale, giù per la fronte, il volto e il corpo. Dopo essersi diretto nuovamente in su, passando sotto le piante dei piedi, esso risalirà lungo il dorso in un vasto circuito di energia vibrante. Anche questo circuito accompagnerà, come il precedente, l’inalazione e l’esalazione del respiro e deve essere ripetuto per almeno sei volte.

Portate poi la vostra attenzione al Centro Terra per dare avvio a una corrente circolatoria nell’aura. Questa corrente può essere visualizzata come una larga fascia di luce bianca, che deve essere mentalmente avvolta intorno al corpo come se si stesse avvolgendo nelle sue bende una mummia. E’ importante notare che la direzione del bendaggio deve essere da destra a sinistra, ossia la corrente di energia deve cominciare dalla parte del Centro terra dove è posto il piede destro e muovere verso il piede sinistro passando dietro di esso.

L’effetto generale di questi due movimenti sarà di stabilire nella forma fisica, e attorno a essa, una forma ovoidale di sostanza e potere rapidamente circolanti.

Il metodo finale di circolazione assomiglia all’azione di una fontana: come lo zampillo esce da un tubo volgendosi verso l’alto e poi ricade da ogni lato, così fa il potere diretto da questa circolazione. Dalla mente scende verso il centro Terra, immaginato come il culmine di tutti gli altri, il “magazzino” ultimo della forza vitale che entra. Poi si immagina che il potere salga, o sia succhiato in alto dall’attrazione magnetica del centro Spirito sopra la corona della testa. Il potere sale e poi ricade entro i confini dell’aura ovoidale. Quando è sceso ai piedi, è nuovamente accolto e concentrato nel centro Terra, preparandosi a essere ancora spinto verso l’alto. Come in precedenza, la circolazione a fontana dovrebbe seguire un ben definito ritmo di inalazione ed esalazione. Con questi mezzi la forza salutare è distribuita in ogni parte del corpo.

Compiuta la circolazione, si può permettere alla mente di soffermarsi sull’idea della sfera di luce, di qualità spirituale e risanatrice, che circonda l’intero corpo. La visualizzazione dovrebbe essere fatta quanto più vivida e potente possibile per tutto il tempo che si desidera."
FONTE: IL SOGNATORE LUCIDO
altra fonte: Israel Regardie

[GMCKS - Pranic healing] - Padre Nostro

Padre Nostro - l'albero della vita

Di seguito riporto quanto ho colto dalla lettura dell'ottimo "Otto Accordi con Dio", (link Macrolibrarsi), con qualche suggestione ulteriore.

AWOON

Awoon - Padre Nostro
Io Sono, energia spirituale.

Dwashmaya - che sei ovunque/nei cieli
i cieli = il 'mondo interiore'.

Nithqadash Smakh - sia santificato il tuo nome
purezza e bontà di pensiero e di parola
(pensare bene, agire bene, lasciare che a voi tornino buoni pensieri e buone parole).

Tethey Malkuthakh - lascia che venga il tuo regno (o consiglio)
Regno di Amore.

Nehweh Seweeyanakh lascia che si compia la tua volontà (o desiderio)
la Volontà di IO SONO, una Volontà Superiore, non i desideri le emozioni e le passioni del mio essere inferiore.

Akana Dwashmaya Ap Barah - così come in cielo o nell'universo anche sulla terra
l'energia divina viene assorbita, il dan tian la porta in terra, nella nostra vita.

Haw-lan Lahma Dsunqanan Yaumana- dacci o procura per noi il pane per il nostro bisogno di giorno in giorno
Grazie.

Washwok-lan Haubain Akana Dap Hnan Swakan L'hayawen
- e perdona a noi le nostre offese così come noi abbiamo perdonato coloro che ci hanno offesi
-
Perdono. dare e ricevere perdono non sono atti distinti. lasciate che il diocosmouniverso vi ascolti, e perdonatevi l'aver peccato contro di esso/voi.

Wla Taalan L'nisyona Ella Pasan Min-bisha- e non lasciarci entrare in tentazione ma liberaci dal male o da errori
il sesso è bel-lis-si-mo, ma va regolato. ... lasciamo che tutta questa energia si trasmuti in amore, in creatività, in belle parole, in unione divina con tutto.. .

Mitol Ddeelakee Malkutha - perchè tuo è il regno

Whaila - e il potere

Wtishbohta - e la gloria

La-alam Almeen- per tutti i secoli dei secoli

Amen

Meditate sulle differenze tra la vulgata e l'originale, datene la colpa a Madre Chiesa o comprendete quali necessità abbiano portato nei secoli a ciò - a gusto vostro - e recitatevela in italiano. ma ascoltate l'originale, che male non fa!
Le "ulteriori suggestioni" nascono dalla lettura del libro Meditazione Universale e Cabalistica sul Padre Nostro (link Macrolibrarsi), sulla meditazione divulgata da Master Choa Kok Sui nell'ambito dell'insegnamento del Pranic Healing, che viene definita "la Scienza dell'attivare i chakra". 
"Questa meditazione correla gli undici centri energetici del corpo sottile di una persona alle frasi del Padre Nostro e alle Sephirot dell’Albero della Vita Cabalistico.La pratica regolare di questa Meditazione dona Pace, Equilibrio e Crescita Spirituale."



fonti :
Master Choa Kok Sui, Meditazione Universale e Cabalistica sul Padre Nostro (ovviamente!)

:)

la bontà di questa meditazione mi da' da pensare, e credo che sia in questo spirito che rabbi ioshua l'abbia fatta conoscere ai suoi discepoli. è sicuramente una "meditazione kundalini", pur non mirando direttamente all'arousal della kundalini, ma piuttosto alla pulizia e forza dell'albero della vita...

e non è forse la stessa cosa?
larga la foglia, stretta la via...

[GMCKS - Pranic Healing] - PH e cellule: evviva la Scienza!

pranic healing e cellule: evviva la scienza! Esperimenti riportati dal Dr Jones, California, 2006

il pranic healing è magico. ah sì?
il pranic healing è scientifico. uh, davvero?
il pra... mo' basta. tolto un po' di prosciutto dagli occhi, possiamo dire che, nel nostro piccolo mondo, tante pratiche considerate "magiche" e quindi a-logiche hanno orami dimostrato di poter venire cag**e anche dai più inveterati scientisti (come me).

riporto l'originale di uno studio che molto mi fè riflettere, preceduto dallo stralcio in traduzione che un utente del Forum "The Aurum Dream" ha intelligentemente e generosamente compiuto!

introduco conn la traduzione (un grazie di cuore ad Ayni di Theaurumdream)

IL PRANIC HEALING IN LABORATORIO

Alla Convention Mondiale del Pranic Healing del 2006, il dott. Jones ha presentato gli stupefacenti risultati di un estensivo studio scientifico sul Pranic Healing condotto utilizzando tecniche standardizzate di laboratorio. Il dott. Joie P. Jones è titolare della cattedra di Scienze Radiologiche alla Università della California, sede di Irvine, USA

Presentiamo una sintesi della prima parte dell’articolo del prof. Jones, comparso anche su una prestigiosa rivista internazionale di medicina alternativa e complementare.

L’obiettivo di questo studio, condotto nel corso degli ultimi 10 anni, era di valutare in modo critico il Pranic Healing in un setting di laboratorio, utilizzando metodi scientifici rigorosi. In questo studio, sono stati investigati possibili effetti di mediazione del Pranic Healing su colture di cellule umane irradiate con raggi gamma. Sono state scelte cellule del ceppo umano HeLa poichè i tassi di sopravvivenza a determinate dosi di radiazioni sono ben noti per questo ceppo e questo modello di ricerca di laboratorio è ben stabilito e standardizzato per gli studi sugli effetti delle radiazioni nelle cellule. Lo scopo degli interventi dei Pranic Healers era di alterare gli effetti della radiazione e aumentare i tassi di sopravvivenza delle cellule HeLa.

Sono stati condotti 520 esperimenti coinvolgendo 10 Pranic Healers. Ciascun singolo esperimento utilizzava 10 dischi Petri (colture cellulari) identici con colture di HeLa. I piatti erano distribuiti in 5 condizioni, due dischi per condizione: nessun trattamento (controllo), solo radiazioni, Pranic Healing dopo le radiazioni, Pranic Healing prima delle radiazioni, Pranic Healing prima e dopo le radiazioni. I livelli e tempi di irraggiamento corrispondevano agli standard per produrre un tasso di sopravvivenza del 50% a 24 ore dalla radiazione.

Questi sono i tassi di sopravvivenza dopo 24 ore:

Condizione Tasso di Sopravvivenza

A (controllo) ~ 100% (range: 99.5% - 100%)

B (solo radiazione) ~ 50% (range: 49.4% - 50.7%)

C (PH dopo la radiazione) ~ 70% (range: 67.4% - 71.8%)

D (PH prima della radiazione) ~ 80% (range: 78.1% - 82.9%)

E (PH prima e dopo radiazione) ~ 90% (range: 87.8% - 93.4%)

Questi risultati indicano che il trattamento delle cellule col Pranic Healing produce un grosso cambiamento nel tasso di sopravvivenza cellulare. È però da notare che i risultati si riferiscono ai 458 singoli esperimenti in cui il Pranic Healer ha prodotto risultati positivi. In 62 esperimenti singoli, circa il 12% del totale, il terapeuta non ha prodotto alcun effetto. Sembra quindi che il Pranic Healing produca o un effetto notevole o nessun effetto. Le ragioni dei fallimenti sono state sottoposte ad ulteriori indagini.

In quattro esperimenti ulteriori, il Pranic Healing è stato applicato da gruppi di 24, 32, 42 e 38 terapeuti. Trattare le cellule in gruppo sia prima che dopo l’irraggiamento ha prodotto tassi di sopravvivenza del 95-97%, indicando che l’effetto del Pranic Healing è incrementato dalla terapia di gruppo.


ed ecco l'originale (fonte: http://www.pranichealing.org/intlmd/Resear...PHMS%205_06.pdf). lungo, ma in effetti, interessante.


An Extensive Laboratory Study of Pranic Healing
Using Contemporary Medical Imaging and Laboratory Methods
Joie P. Jones
Professor of Radiological Sciences
University of California, Irvine
Invited Presentation for the Seventh World Pranic Healers’ Convention
Mumbai, India, May 12-14, 2006
ABSTRACT & SUMMARY
The objective of our long term study, conducted over the past decade, was to critically evaluate Pranic Healing in a laboratory setting using rigorous mainstream scientific methods. In this study, we investigated possible mediation effects of Pranic Healing on human cells in culture, which had been subjected to gamma radiation. We chose human HeLa cells for our study since radiation survival rates are well known for such cells and this laboratory model is well established and well characterized for radiation effects studies. Here the goal of the Pranic Healers involved in our study was to alter the effects of radiation and enhance the survival rates of the HeLa cells.
In 520 experiments using 10 different Pranic Healers, typical survival rates increased from an expected 50% for untreated cells to over 90% for cells treated both before and after radiation. The distance between the healer and the cells proved unimportant. Shielding the cells and the healer from electromagnetic radiation, including gamma rays, had no effect on the results. The experience of the healer proved to be slightly important. Four experiments involving groups of Pranic Healers, suggests that group healing enhances the desired effect.
Even though these results are remarkable, healers produced no effect whatever in about 12% of the total runs. Although the reasons for these failures are not fully understood, further experimentation indicates that appropriate preparation of the laboratory space is essential to produce a significant outcome. That is, poorer results are seen in a dirty environment. All of these experiments involved two people directly: a Pranic Healer and a person that managed the cells in culture.
A new series of experiments involved three people directly: a Pranic Healer, a person that managed the cells, and a third person that observed the process. This third person telephoned a favorite charity during the treatment of the cells and made a donation to this charity using their credit card, willing that any good karma that came to them because of the donation be directed to the cells in culture and to their recovery from the effects of radiation. At this point, 100 such experiments have now been conducted.
Although the cell survival rates did not improve from those of the earlier experiments, the failure rate dropped significantly from 12 % to 4%. These experiments represent, to the best of our knowledge, the first experimental observation and measurement of karmic
intervention.
Finally, using functional magnetic resonance imaging (fMRI), we have measured neurophysiological changes in subjects treated by a Pranic Healer. Shielding both the healer and the subject from all forms of radiation had no effect on the results, even when
the two were separated by a great distance.
Our long term study, the details of which will be published shortly in the mainstream scientific literature, clearly shows that Pranic Healing can reverse the effects of radiation on cells in culture, that the healing process is enhanced by a suitable environment, and that karmic intervention can be directed to improve the probabilities of success.
Scientifically, these findings are quite remarkable and are difficult if not impossible to explain in terms of the standard scientific paradigm. A Newtonian physics world view, which serves as the basis for contemporary biology and Western medicine, is incapable of explaining these experimental results; however, the data are quite consistent with a quantum mechanical world view.
INTRODUCTION
Pranic Healing is a so-called biofield therapy established in China thousands of years ago but rediscovered and reformulated in recent times by Master Mei Ling (6th Century AD) and Master Choa Kok Sui (20th Century AD). Pranic Healing is a type of “subtle energy” medicine in which the practitioners believe that they are able to tap into what is termed “prana” or “chi”, the “universal force” or “life force” and to use this “energy” to promote or enhance healing. Here “energy” is used metaphorically for processes we do not fully understand that seem to involve interactions above and beyond conventional energy.
The basis for Pranic Healing, as described by practitioners, stems from observations made by certain sensitive people who are said to perceive “energy fields” or “auras” of color surrounding the human body. This ability to see auras is known as clairvoyance. The colors in the “aura” and the “energy centers” or “chakras” are said to shift constantly reflecting the state of health of the body.
By projecting “energy” of appropriate “colors” the healer is said to be able to change the colors of the “aura” and therefore the state of health. Pranic Healers are trained to sense and project these “energies” even without being clairvoyant.
The Pranic Healing process involves three steps or stages. First, the healer gives blessings and recognition to masters and teachers that have provided guidance. Second, the healer scans the energy or the aura of the subject to diagnose any abnormalities. And third, the healer cleans and energizes the body, the chakras, and the aura of the subject with prana of appropriate colors to promote healing and balance.
The objective of our ongoing study is to critically evaluate Pranic Healing in a laboratory setting. For an experimental model we chose HeLa cells in culture subjected to gamma radiation. Specifically, we investigated possible mediation effects of Pranic Healing on HeLa cells in culture subjected to gamma radiation. Thus, we measured radiation survival rates for the cells with and without Pranic Healing. This laboratory model using a well-known human cell line is well established and well characterized and is widely used to study the subtle effects of radiation at the cellular level.
A single experiment used 10 identical petri dishes with HeLa cells in culture. The dishes were numbered: xA1, xA2, xB1, xB2, xC1, xC2, xD1, xD2, xE1, xE2. Here, x represents the experiment number, A1 and A2 served as controls, B1 and B2 were subjected to radiation only, C1 and C2 were given Pranic Healing after radiation, D1 and D2 were given Pranic Healing before radiation, and E1 and E2 were given Pranic Healing both before and after radiation. Radiation levels and exposure times were chosen to produce a 50% survival rate 24 hours post radiation. To date, we have conducted 520 such single experiments using 10 different Pranic Healers. The results of these studies are summarized in the table below.
TREATMENT OF CELLS BY INDIVIDUAL PRANIC HEALERS
Designation Survival Rate, 1 Day Post Radiation
A (control) ~ 100% (range: 99.5% - 100%)
B (radiation only) ~ 50% (range: 49.4% - 50.7%)
C (PH after radiation) ~ 70% (range: 67.4% - 71.8%)
D (PH before radiation) ~ 80% (range: 78.1% - 82.9%)
E (PH before and after radiation) ~ 90% (range: 87.8% - 93.4%)
These results indicate that treatment of the cells with Pranic Healing produces a major change in cell survival rate. It should be noted, however, that this table is based on 458 single experiments where the Pranic Healer produced a positive results. In 62 single experiments or about 12% of the total 520 runs, the Healer produced no effect whatever.
The reasons for these failures remain unclear and are still under investigation. It would seem that Pranic Healing produces an effect at a certain level or produces no effect at all.
In four additional experiments, Pranic Healing was applied by groups of 24, 32, 42, and 38 Healers. Treating the cells both before and after radiation produced cell survival rates of 95% to 97%. This result suggests that the Pranic Healing effect is enhanced by group healing.
SUMMARY OF RESULTS
Although a forthcoming publication will provide a detailed analysis for these and additional experiments, we can summarize some of our findings here. First, the distance between the healer and the cells was unimportant. Initially, each healer worked on the cells in my laboratory at UCI. Additional experiments were done with the healer at a distance (in some cases, 6000 miles). The separation between cells and healer had no effect on the result.
Secondly, the shielding of cells from EMF and gamma radiation had no effect on the results. In one extreme case, both the healer and the cells were shielded and separated by a distance of some 6000 miles. These results were indistinguishable from those in which the cells and healer were in the same room and without shielding.
Thirdly, the experience of the healer was found to be slightly important. However, even a beginning student could produce a positive result.
Fourth, although the 10 individual Pranic Healers produced a positive result in some 88% of the experiments, no result was produced in 12% of the experiments, though the healers themselves thought they had produced a positive outcome. In the experiments that failed, no partial results were observed. Thus, the healing process seems to either be on or off, with nothing in between.
Finally, since several of the healers found the laboratory space to be “energetically dirty” an extensive program was undertaken prior to and during the experiments to “etherically clean” the laboratory space. Healers “cleaned” the lab by removing “dirty energy” and “energizing with positive energy.” This “cleaning” process took four months before the healers felt that the lab was sufficiently “clean” to undertake the experiments and continued on a daily basis during the course of the experiments.
After the experiments described above were completed, no additional “cleaning” of the lab was undertaken. In about four months the laboratory had returned to its original state of “energetically dirty.” At this point, an additional set of 50 single experiments were undertaken. For these studies, a failure rate of 90% was observed. That is, only 5 experiments out of 50 were successful, when conducted in an “energetically dirty” environment. An additional set of 50 single experiments were conducted in a laboratory that was judged by the healers to be “extremely energetically dirty.” For these studies, a failure rate of 100% was observed. That is, none of the experiments were successful when conducted in an “extremely energetically dirty” environment.
Collectively, these experiments suggest that the conditioning of the environment in which the studies are conducted is essential to the success of the studies. These findings clearly have important implications to the study and practice of subtle energy medicine.
PRANIC HEALING AND KARMIC INTERVENTION
Even in a clean and well-controlled environment, Pranic Healing failed to alter the effects of radiation on cells in culture in about 12% of the experiments. Such failures occurred even in those cases where the healer believed that they had been successful. In a series of preliminary experiments we have sought to investigate the possible role of karma in influencing the success or failure of these studies.
All of the previous experiments involved two people directly: a Pranic Healer (or a group of Pranic Healers) and a person that managed the cells in culture. This new series of experiments involved three people directly: a Pranic Healer, a person that managed the cells, and a third person that observed the process. This third person telephoned a favorite charity during the treatment of the cells and made a donation to this charity using their credit card, willing that any good karma that came to them because of the donation be directed to the cells in culture and to their recovery from the effects of radiation. Donations ranged from $20 to $100. Charities included the local Red Cross, a local homeless shelter, the United Way, the American Cancer Society, and the Katrina Relief Fund.
At this point, 100 such experiments have now been conducted. Although the cell survival rates did not improve from those of the original experiments, the failure rate dropped significantly from 12 % to 4%. No correlations were found between success rate and the amount donated or the charity utilized. These experiments represent, to the best of our knowledge, the first experimental observation and measurement of karmic intervention.
PRANIC HEALING, ACUPUNCTURE, AND fMRI
Previous studies in our lab (see Proc. Natl. Acad. Sci., Vol. 95, pp 2670-2673, March 1998) investigated acupuncture using functional magnetic resonance imaging (fMRI). Specifically, using fMRI, we found that stimulation of specific vision related acupoints in the foot elicit increases in cortical blood flow in circumscribed regions of the visual cortex comparable in magnitude and brain location to those obtained by stimulation of the visual cortex by flashes of light. When the acupuncture needle was directed at a nearby but non-acupoint site, no such effects were observed. Two healers used in our Pranic Healing cell study were also experienced in acupuncture and had participated in our studies of acupuncture using fMRI. Each of these healers was instructed to focus the subtle energy used during Pranic Healing on the acupoint BL-67, known to be related to vision, in a human subject undergoing fMRI studies of the visual cortex area of the brain. Focusing of the subtle energy (prana) onto the acupoint produced a stimulation of the visual cortex identical to that produced by needle stimulation of the acupoint. Initially, the Pranic Healers were immediately adjacent to the subject undergoing fMRI, with their hand, from which the subtle energy was said to emanate, only a few inches away from the skin surface above BL-67. However, additional experiments in which the healers were located some distance from the subject produced identical results with fMRI, confirming the possibility for healing at a distance. These preliminary studies suggest that medical imaging methods could play an important role in the investigation of a variety of healing modalities.
FINAL REMARKS
Our study, the details of which will be published shortly in the scientific literature, clearly shows that Pranic Healing can reverse the effects of radiation on cells in culture. These findings are quite remarkable and are difficult if not impossible to explain in terms of the standard scientific paradigm. A Newtonian physics world view, which serves as the basis for contemporary biology and Western medicine, is incapable of explaining these experimental results; however, the data are quite consistent with a
quantum mechanical world view.