venerdì 21 novembre 2014

Polmoni - respirazione, emozioni, meridiani e Pranic Healing



Oggi parliamo di polmoni, respirazione e emozioni.

Nel pieno di novembre molte persone presentano grandi e piccole difficoltà respiratorie, spesso legate ad una sindrome influenzale, che rallentano il processo di guarigione per il quale chiedono di ricevere un Trattamento Energetico. Spesso, naturalmente, il motivo che le spinge a venire presso i Centri di terapie energetiche è proprio un accenno di bronchite, un raffreddore, una sensazione sgradevole di respiro corto e affaticato.
Un elemento da valutare nel testare la salute energetica del soggetto che riceve i nostri trattamenti è la qualità dell’energia dei polmoni. Ciò influenza tanto la velocità di recupero da ogni malessere fisico quanto la capacità di recupero da ogni malessere emotivo. Amarsi poco e respirare male sono infatti fenomeni legati da una relazione di causa ed effetto.
In queste righe affronteremo rapidamente alcune informazioni sull’energia e i polmoni e, di seguito, dettaglieremo la configurazione della circolazione sanguigna polmonare e della struttura delle sezioni polmonari, a vantaggio dei terapeuti che si confrontano con una terapia energetica volta a ripristinare la corretta energia di questa componente del nostro sistema.
“Mentre inala, il Polmone prende l’aria dall’universo e la trasforma in energia nel corpo e mentre esala espelle i rifiuti dal corpo” – generazionebio.com

AGOPUNTURA, MERIDIANI ENERGETICI, POLMONI.

Il meridiano Polmone è un meridiano Yin.
Il meridiano governa i polmoni e la respirazione. Mentre inala, il Polmone prende l’aria dall’universo e la trasforma in energia nel corpo e mentre esala espelle i rifiuti dal corpo.
I polmoni sono molto sensibili ai sentimenti e all’agitazione. Quando le persone provano eccessiva tristezza e dolore, possono avere degli squilibri che porteranno a una malattia polmonare. I polmoni sono anche sensibili ai cambiamenti nell’ambiente, come vento, umidità e freddo. C’è una scarsa protezione tra l’aria che respiriamo e i nostri polmoni e questo li rende suscettibili a squilibri sia nell’organo che nel meridiano quando si presentano condizioni estreme.
Il respiro controlla la respirazione delle cellule e una respirazione superficiale irregolare è spesso la maggiore causa di poca vitalità e metabolismo pigro. I polmoni controllano anche la pelle, che respira attraverso i pori ed è responsabile della regolazione della temperatura del corpo attraverso la traspirazione. Una pelle e un colorito pallidi indicano polmoni deboli. Il naso è l’apertura esterna dei polmoni e la porta del respiro. Un naso intasato o che cola è un altro indice di polmoni malati.
La respirazione controlla direttamente il sistema nervoso e questa relazione è alla base della meditazione e dello yoga. Regolando il sistema nervoso autonomo e governando l’energia e le pulsazioni, la respirazione costituisce un collegamento diretto tra corpo e mente e può essere usata per mantenerli in equilibrio.
I punti di agopuntura si situano nella parte superficiale dei meridiani che hanno anche un percorso più “interno” nel nostro organismo; nelle terapie di Pranic Healing è molto più  utile conoscere tali percorsi interni piuttosto che i percorsi superficiali, laddove si voglia approfondire una terapia oltre il consueto lavoro sui chakra principali.
Il ramo interno del meridiano del Polmone ci indica la relazione tra le energie provenienti dai nutrienti quali i cibi ed i liquidi, e quelle provenienti dal Cielo, quali l'aria, è da tale incontro che ha origine e si produce il Qi di cui lo stesso ideogramma ne esprime il concetto.
Occorre considerare attentamente il percorso dei meridiani interni ed i relativi punti di incontro con gli altri meridiani in quanto ci indicano i rapporti tra le energie […] sono fondamentali nella diagnosi e nel trattamento tuina-qigong.”

ANATOMIA DEI POLMONI

I Polmoni sono composti di più parti e in radiografia vengono così suddivisi:





L’albero bronchiale si estende all’interno dei polmoni:

nel sistema dei polmoni riscontriamo sia i rami bronchiali, che trasportano l’aria, sia quelli circolatori, che trasportano il sangue… è una foresta molto intricata:

L’immagine seguente, pubblicata dal New England Journal of Medicine, illustra la diffusione del mercurio nei polmoni nel caso di una iniezione di mercurio (potenzialmente letale) in un giovane caso clinico. Fa vedere molto bene la capillarità della vascolarizzazione dei polmoni – pur mettendo in evidenza solo la parte bassa dell’organo.

Come avviene la circolazione in questo panorama?
“La piccola circolazione, anche detta circolazione polmonare, è il circuito di vasi che parte dal ventricolo destro del cuore, si capillarizza a livello degli alveoli polmonari e torna al cuore nell'atrio sinistro tramite le vene polmonari, che trasportano il sangue appena ossigenato. La piccola circolazione offre resistenze emodinamiche molto minori rispetto a quelle della circolazione sistemica; questo è il motivo per cui, nonostante la portata dell'aorta sia uguale a quella delle arterie polmonari, il cuore destro sia più debole e ha pareti più sottili.
Il sangue venoso parte dall'atrio destro del cuore e viene spinto nel ventricolo destro e di qui nell'arteria polmonare che lo porta nei polmoni. Anch'essa si divide in arterie sempre più piccole e sottili che arrivano infine agli alveoli polmonari dove cedono anidride carbonica e ricevono ossigeno introdotto con la respirazione. Dall'atrio sinistro il sangue viene spinto nel ventricolo sinistro e da lì nella grande circolazione.
Il sistema venoso del piccolo circolo ha origine dalle reti capillari alveolari, a cui seguono le valvole e le vene che raggiungono l'ilo polmonare.
I capillari alveolari, oltre ad assolvere la funzione respiratoria, permettono la nutrizione del parenchima polmonare; la vascolarizzazione dell'albero bronchiale è invece assicurata dalle arterie bronchiali che appartengono alla circolazione sistemica.”

Quindi, sia che vogliamo migliorare l’equilibrio fra l’energia assunta con l’aria e quella assunta tramite l’alimentazione, sia che abbiamo a che fare con una bronchite o una influenza, sia che dobbiamo avere a che fare con la circolazione sanguigna… buon lavoro a tutti gli operatori e benvenuti a tutti coloro che approfitteranno di queste informazioni… anche solo fruendo di un trattamento energetico!!!

lunedì 30 giugno 2014

Dall'intervista di Master Nona Castro: cos'è il Pranic Healing

Il Pranic Healing di MCKS è un modo per aiutare il corpo a recuperare la salute.
Il PH è una Arte e una Scienza, basata sull'impiego dell'Energia che gli indiani hanno chiamato Prana.
Il PH vuole essere di complemento alla medicina ortodossa!

C'è una canzone che dice "Let me take your pain away": il PH fa questo!
Ogni male è accompagnato da un dolore; il PH rimuove il dolore, le emozioni negative, l'Energia che danneggia, aiutando il nostro sistema a ristabilirsi fisicamente, emotivamente, psicologicamente e spiritualmente.

Non c'è contatto fra il corpo di chi riceve il trattamento e quello del pranic healer: il PH riguarda solo il contatto fra le energie.
"il Tempo guarisce ongi cosa": ebbene, col Pranic Healing acceleriamo semplicemente questo processo naturale.

master Nona Castro: Sanaciòn Pranica

martedì 28 gennaio 2014

Meditare sull'Om

un Suono che guida il meditatore.

Qualche giorno fa ho risperimentato la meditazione sull'Om.
da autodidatta scettico ma leale, ho sempre curiosato in tutto ciò che era interessante per il controllo di me stesso, il controllo della realtà, l'interazione profonda con "l'anima del mondo".

vivere a fondo mi sembrava la meditazione più sensata che esistesse. tirarsi su le maniche in un mattino di neve era un modo per conoscere il freddo, conoscere le mie braccia, conoscere me stesso e governare il calore.

in tutti gli esperimenti simili a questo che ho fatto negli anni - e poiché ero dichiaratamente senza guida, ho fatto più esperimenti di quelli che ad ora ricordi, ma una cosa era sempre la stessa - ho sempre notato che la vibrazione è l'evento, la modalità dell'attenzione, che consente di portare a termine con successo gli esperimenti.

sentire dentro di sé, lontano ovvero bassissimo, al livello delle ossa, al livello primordiale, una profonda vibrazione, mi fa capace di produrre caldo e freddo, distruggere i mal di testa (o farli crescere finché loro distruggono me... ogni esperimento prta qualcosa di interessante - e questo io chiamo successo... anche se in alcuni casi forse un aulin mi avrebbe fatto star meglio dei miei "esperimenti" :) ), acquisire presenza scenica.

questa vibrazione può assumere molti aspetti.
so che nell'ebraismo così come nello shivaismo tantrico e in altri aspetti della cultura hindu esistono alcuni nomi di dio, nomi che non andrebbero pronunciati invano.
"forme suono" il più vicine possibile alla prima manifestazione divina (Om) o il più calzanti possibile i diversi aspetti del divino - che credo siano riscontrabili anche nelle peculiarità di ciascuno dei 7 chakra classici... (cfr Swami Vivekananda, "Bhakti Yoga", capitolo: L'Om).

Nel Jos (Joy of Satan) è riportata, ricordo, una meditazione su un altro tipo di vibrazione, che ho involontariamente sperimentato in alcune occasioni, simile al ronzio dell'ape. un "suono" caro agli egizi e a chissà quanti prima di loro, un suono che - nel mio caso - si è manifestato come vibrazione alla radice della testa, come passaggio di una energia che trascinava con sé "materia" densa e sottile, non differenziata, sotto forma di manifestazione sonora.

Potere di Colui il cui Nome non è pronunciato!, direbbe un personaggio da mille e una notte. questo suono, come altri di cui andrò ora a parlare, produce luce, produce una forte sensazione che sposta, in qualche modo che mi è poco facile descrivere, la coscienza in un altro ... qualcosa... ehm. pare tanto mistica detta così, abbassiamo i toni... di un bel po'. somiglia un poco all'effetto di un trip. solo che non prende la testa, ma il cuore (nel mio caso, almeno).
ritengo che questa tecnica di meditazione non sia in alcun modo "satanica" né "satanista" ma solo "meditazione". ne parla anche Master Choa Cok Sui in L'origine del moderno Pranic Healing e dell'Arhatic Yoga.

più facile, ma non privo di pericoli per chi non sia "puro" è meditare sull'Om.
le sensazoini che ciò può produrre sono, in me, meno forti e brutali di quelle descritte sopra, ma non meno interessanti.

è un dovere, prima di rocedere, andare ad esplorare cosa sia bene fare PRIMA di esporsi ad esperienze trascendentali.
ricordo che la medicina occidentale vuole che nella pratica meditativa venga orchestrata la produzione di diversi e vari regolatori delle funzioni biologiche (consiglio questo link per una brevissima rassegna utile a successive ricerche).
benché abbia motivo di sperare chetutto ciò sia positivo per ognuno di noi, è vero almeno che le modificazioni sull'umore, addirittura le immagini, che possono presentarsi a chi medita, possono avere effetti stranianti sulla psiche dell'individuo, e finanche sulla regolarità del battito cardiaco, sulla capacità di affidarsi al proprio sistema digerente ovvero sulla tendenza a bloccarne il funzionamento... senza perderci il sonno sopra, sappiate che esistono potenzialmente delle consegnenze sgradevoli a meno che non vengano poste in atto alcune tutele. esploriamole.

purificazione: dando per scontato che non stiate assumendo pesanti stupefacenti (in caso contrario, astenetevi dalla meditazione in qualsiasi modo guidata e limitatevi a contemplare la bellezza del mondo), godetevi alcuni minuti, magari una ventina, di esercizio fisico, dolce e rinfrancante.
lasciate cadere via i pensieri tristi e la rabbia, prendete un bel bagno caldo in acqua e sale. lava via il prana congesto e "malato".
a chi pratica regolarmente questi allarmismi potrebbero dare fastidio, ma a me viene in mente la mia storia, il me di qualche anno fa: persona in qualche senso eminentemente spirituale, sì, aperta a quello che i vari maniaci   :)   chiamerebbero Amore Cosmico (con la voce di Verdone), ma che avrebbe pagato caro l'accostarsi alla meditazione, perché nient'affatto pulito.

secondo la medicina indiana, inoltre, i chakra, centri ordinatori del flusso dell'energia nel corpo, sono protetti rispetto all'ambiente esterno da una sottile pellicola. l'uso e l'abus di alcolici, fumo, sostanze psicotrope, possono indebilire, irritare, produrre strappi in questa "epidermide". il contatto con il mondo circostante, non più compiutamente mediato dalle nostre difese, sarebbe potenzialmente doloroso e pricoloso per il nostro equilibrio.

espletato il rito di purificazione, che serve ad esteriorizzare e così sacralizzare in qualche modo una semplice "intenzione di essere pulito", passiamo alla meditazione.

Se potete, acquistate un cd in cui un Maestro canta l'Om. altrimenti, provate a pensare con chiarezza questo suono sacro. sentitelo risuonare dentro di voi, dal centro del vostro essere, fino a produrre ondate, di suono, di luce, di amore, come viene a voi meglio e più facile rappresentarvi queste ondate, che partedo da voi vannoa lambire, baciare, essere una con, l'infinito.
sentite la risacca di queste ondate che torna, allo stesso modo, verso di voi.

fate questo per il tempo che sentite utile, poi regalate alla Madre Terra l'energia in eccesso. destinatte poi ancora un poco di energia per ringraziare e benedire il Cosmo, il "divino", in qualsiasi sia la forma che associate ad esso.

non praticatela troppo spesso: questa meditazione ha il pregio di farci sorgere delle domande su noi stessi, però allo sesso tempo tende ad allontanarci dalla nostra fisicità, portandoci ad essere Uno con tutto... e buona parte del "Tutto" abita ben sopra di noi, mentre per noi è essenziale tenere i piedi, il chakra di base, ben radicati nell'interno di Madre Terra.

cfr Meditazione sui Cuori Gemelli per analizzare le benedizioni da restituire al mondo per rimanere sani e il radicamento a terra. e ricordate: l'energia guarisce, l'energia fa ammalare. non trattenetela solo per voi.